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BAR FANTASPORTAL [stai nascondendo il titolo] Ultimo messaggio boezio 23/04 07:58 Bollettini: 0
Conosciamoci meglio!
Foto di capelca

capelca

Nome: Betto. Chi vuole nome e cognome sa dove cercare...
Luogo e anno di nascita: Milano, 1966
Residenza: Milano
Su fantasportal da: 28-05-2003 alle 11.01
Ruolo: Soprattutto turista, poi gamemaster MLB e supplente in NBA e NHL.

Il palmares di capelca

  • 2023 - Nuoto Mondiali
  • 2023 - Nuoto Open Water Mondiali
  • 2022 - Tennis Sidney ATP
  • 2021 - Ciclismo Strade Bianche
  • 2020 - Golf The Memorial
  • 2018 - Ciclismo Camp. Naz Belgio
  • 2018 - Motori Rally Italia
  • 2017 - Ciclismo Omloop Het Nieuwsblad Elite
  • 2017 - Ciclismo Dwars door Vlaanderen
  • 2017 - Ciclismo Gent - Wevelgem (F)
  • 2017 - Ciclismo Giro d'Italia (F)
  • 2015 - Motori Rally Svezia
  • 2015 - Tennis Wimbledon ATP
  • 2015 - Tennis Indian Wells Doppio
  • 2014 - Ciclismo Paris-Tours
  • 2014 - Ciclismo Mondiale Cronosquadre (F)
  • 2014 - Ciclismo De Panne - Koksijde
  • 2014 - Tennis Tokyo WTA
  • 2013 - Ciclismo Giro del Trentino Alto Adige (
  • 2013 - Ciclismo De Panne - Koksijde
  • 2013 - Ciclismo Paris - Nice
  • 2011 - Calcio Prelim. UCL Turchia
  • 2011 - Ciclismo Gent - Wevelgem
  • 2010 - Ciclismo Giro del Trentino Alto Adige (
  • 2010 - Motori Rally Bulgaria
  • 2009 - Calcio Prelim. UCL Turchia
  • 2009 - Calcio Serie A Brasiliana
  • 2009 - Tennis Hamburg ATP
  • 2008 - Volley World League
  • 2007 - Ciclismo Settimana Coppi e Bartali
  • 2006 - Ciclismo E3 Prijs Vlaanderen - Harelbek
  • 2005 - Ciclismo Amstel Gold Race
  • 2004 - Ciclismo Paris - Roubaix
  • 2004 - Tennis Roland Garros ATP

L'intervista a capelca

(30/03/2006)

Intervista a cura di AntiTeam

Inizia oggi un filotto di interviste gestite in modo autonomo dalla lobby dei Gamemasters senza l’appoggio della Direzione, interviste realizzate in modo anarchico al Gotha di FS e che serviranno a conoscere i lati nascosti degli umili personaggi che mettono il loro tempo libero e le loro scarse conoscenze sportive al servizio della comunità. Il primo di questi personaggi che sottoporremo ad analisi è il prode Capelca, esponente della categoria di utenti oramai brizzolati ed elemento di spicco del popolo Parassita, forse l’unico, a differenza degli altri, veramente preparato in ogni campo, come conferma il "lungo" elenco di vittorie della sua personale bacheca.

Red: Allora, innanzitutto una domanda seria sull'origine del tuo nome che volevo già farti da un po' di tempo: Betto è il diminutivo di Elisabetto?
Betto: Naaaaa... il nome è un altro, poco digeribile per mio fratello (tre anni meno di me) che da piccolo ha pensato bene di coniare il simpatico soprannome.

Red: Sappiamo che le tue soddisfazioni fantasportive non sono state numerose, ma se volessi esternare le tue sensazioni di quei pochi momenti felici, per tutti noi sarebbe comunque un bel leggere... raccontaci, dài!
Betto: Ahahahaha... nel complesso sono più che soddisfatto. La vera soddisfazione è riuscire a vincere ancora qualcosa senza vivere davanti al computer. Come infatti sai, io gioco in "orario d'ufficio" e non tocco il PC nel week-end. Visto il livello che ogni giorno diventa sempre più alto, riuscire a rimanere in posizioni accettabili è una gran soddisfazione.

Red: I tuoi compagni Parassiti spesso (e a tua insaputa) si burlano di te sia sul sito ufficiale che nello spamming che avviene quasi giornalmente via mail: cos'hai da dire a tal proposito? Vuoi sparlarci un po' di loro?
Betto: No. Assolutamente. Sono onorato di essere stato accettato da un gruppo di amici "storici" che per qualche ragione (chissà, forse volontariato verso gli anziani) mi sopportano e supportano... beh, oddio, quasi sempre...

Red: Al bar vieni continuamente stuzzicato sullo sport da te praticato che mi sembra di aver capito non essere il rugby. Parlaci della tua attività agonistica e di cosa porta un quarantenne a rischiare ogni week-end la propria incolumità fisica. Tieni conto che ci sono molti giovani che leggono queste righe e che potrebbero ricavare saggi di vita dalle tue parole.
Betto: Ho iniziato, trascinato dalle trasmissioni di Canale 5, a giocare a football americano nel 1982. Corso AIFA (il vecchio nome dell'attuale Federazione Italiana American Football www.fiaf.net) tenuto da un manipolo di giocatori dei Rhinos dell'epoca. Da lì sono passato per diverse squadre di Milano e dintorni fino a smettere nel 1988, per colpa di qualche problemino fisico e di un ambiente che stava suicidandosi lentamente. Nel 2003 per colpa, o merito chissà, di un gruppo di giocatori storici del football italiano mi sono ritrovato coinvolto dopo 15 anni di inattività, nella sfida del Jurassic Bowl, una squadra di over 35enni che sfidava i campioni d'Italia e d'Europa in carica. L'idea era quella di ridare una scossa all'ambiente di questo che non esito a definire lo sport più bello del mondo. Sulle motivazioni potrei scrivere pagine e pagine, ma non mi pare il caso. Diciamo che l'ho fatto per dimostrare, prima di tutto a me stesso, che si poteva fare. Da lì la febbre mi ha ripreso e ho disputato gli ultimi 3 campionati con i Rhinos (www.rhinos.it): 2004 in serie C, 2005 in B e quest'anno in A2. Direi che può bastare, anche perché la soglia dei quarantanni l'ho passata a febbraio...

Red: Quindi "Beavers Aft", il nome di quasi tutte le tue compagini fantasportive è legato alla tua passione?
Betto: Era il nome di una squadra di football che ho contribuito a creare nel 1984 e dove ho militato sino al 1988 come giocatore e, per due anni, anche come allenatore della difesa.

Red: Nelle interviste succedi a Kobefree, utente neanche tanto spavaldo che asserisce di conoscere ogni particolare degli sport made in USA. Essendo tu un vero praticante di uno sport tipicamente a stelle e strisce e costretto dall'allenatore ad imprecare sul campo solo in lingua Yankee, te la senti di lanciargli una sfida per vincere un titolo in un campo che dovrebbe di diritto essere tuo e non suo?
Betto: Non ho mai avuto il piacere di incontrare Kobefree direttamente sul campo (virtuale) in una sfida diretta. Succederà prima o poi, non c'è bisogno né di proclami né di sfide, quando sarà il momento accetterò anche la sconfitta, se del caso, ma farò il possibile per fargli sudare le proverbiali sette camicie. Certo il suo atteggiamento non lo rende il mio utente preferito ;-) ma da un punto di vista di conoscenza sport USA, tanto di cappello...

Red: Sempre a proposito di interviste, qual è stato il tuo pensiero quando hai saputo che era giunto il tuo turno? Sappiamo che arrivare dopo utenti dal palmares insignificante ome pitoro o dindirì non è il massimo quindi puoi sfogarti, tanto la colpa è di stefano...
Betto: Cercare la foto adatta da mandarti... (in questa risposta il nostro Capelca eccede in buonismo, ma chi lo conosce bene sa che sta mentendo spudoratamente n.d.r.)

Red: Avendo già risposto alla domanda sul gruppo dei Parassiti ti risparmio un ulteriore elenco di utenti che poco sopporti nel sito, ma non posso non chiederti se, oltre a me, ce ne sono altri per i quali stravedi.
Betto: Apprezzo molto i commenti ed il modo di fare di Uopaz, oltre ai tuoi. A livello di risultati (e di nomi dei team) mi ha molto impressionato sveagruva. Una menzione particolare la devo fare per Ibarronda, che è riuscito per lungo tempo a conciliare una leadership nei risultati con un lavoro (è un mio collega) massacrante e mi sono sempre chiesto dove trovasse il tempo per fare tutto così bene... Per il resto, senza fare altri nomi, adoro tutte le persone che rendono la giornata lavorativa meno pesante con commenti sagaci e simpatici al bar... non sono molti, ma a quei pochi il mio sentito grazie.

Red: Raccontaci cosa ti ha portato a fare il GM di uno sport come il Baseball che, a quanto abbiamo avuto modo di capire, non è esattamente il tuo sport preferito. L'hai fatto per soldi, per avere la stessa notorietà dei tuoi compagni di merende Franz1970 e Ibarronda o per il detto che fare il GM aiuta nell'approccio con il sesso opposto?
Betto: In realtà l'ho fatto solo perché volevo trovare il modo di aiutare gli inventori di questo magnifico progetto. Aiutavo già Ibarronda per l’NBA e mi sembrava giusto ringraziare in questa maniera, con un aiuto più concreto, chi di dovere.

Red: Hai intenzione di proporti per gestire qualche altro gioco su FS o ritieni di essere già troppo invadente così?
Betto: Se c'è una cosa che evito sempre di fare è essere invadente. Ho già detto a chi di dovere che sono sempre pronto a dare una mano nel bisogno, ma qui mi fermo. Per quanto possa sembrare incredibile ho anche un lavoro da seguire...

Red: Non posso non farti una domanda sul ciclismo. Ho saputo che stravedi per un paio di corridori per i quali hai fatto follie nell'asta parassita e che ritieni siano i corridori simbolo di questo 2006. Sto parlando di Nicolas Fritsch e Manuel Calvente. È vero che li giocherai come gregari sicuri in tutte le gare di FS?
Betto: Direi proprio di no. In realtà non ho un corridore preferito, improvviso (e si vede, lo so). Se vuoi, la follia vera l'ho fatta per Karpets che spero mi darà soddisfazioni, ma non per questo lo giocherò sempre e comunque. È vero che spesso, nel dubbio, mi affido ai "miei", ma penso sia umano.

Red: La prassi ci impone di sapere qualcosa di te fregandocene della privacy. Prima di tutto, una volta appurato personalmente che sei un assiduo frequentatore di un'accogliente enoteca milanese, volevo chiederti se le scelte le fai prima o dopo gli assaggi, se con Ibarronda condividi altri momenti felici della tua vita oltre a quelli lavorativi e se hai qualche passione particolare, che ne so, ti piacciono i cani? Cosa ne pensano i tuoi figli di questo tuo perderti dietro ad ogni evento fantasportivo? Ti sei pentito di avere votato eclisse per il fantasportalino?
Betto: Dunque... Le scelte di solito prima, visto che dopo vado a casa e fino al giorno dopo il PC resta spento. Con Ibarronda molta stima, un lavoro diverso anche se nello stesso ufficio, qualche panino a pranzo, e un progetto che, magari, prima o poi riusciremo a portare avanti. I cani, lo sai, sono due West Highland White Terrier, simpatici e casinisti. No, non sono pentito (ma sei sicuro che ho votato per lui?). I figli e la moglie sopportano, soprattutto la parte reale (football americano). Fantasportal non toglie tempo a loro e mai lo farà.

Red: Finora stefano, il caporedattore senza portafoglio, ha sempre chiesto agli intervistati se avevano qualche idea per migliorare il sito, io vorrei fare qualcosa di diverso e quindi ti chiedo se hai qualche proposta per migliorare il sito.
Betto: Direi nulla di clamoroso. Forse una pagina con l'elenco degli iscritti e il loro palmares. Ma è tanto per scrivere qualcosa... va tutto bene così.

Red: Fantasportal è oramai famoso in tutto il mondo per essere un portale frequentato tipicamente da rozzi maschiacci, anche se qualcuno si nasconde dietro dei nomi da donna. Sei in grado di darci una valida ricetta per invogliare al gioco anche l'universo femminile?
Betto: Passo...

Red: Prima di finire l'intervista vorremmo inserire una chicca, un pensiero di un tuo amico che, per ovvie ragioni di incolumità fisica, manterremo anonimo e che ci fa capire bene la tua abilità fantasportiva:
"Diciamo che tutto quello che sa di ciclismo (e che onestamente non è ancora molto) l'ha imparato dal 2001 quando è entrato nella lega parassiti. Secondo me prima di tale data pensava che Aprica fosse una marca di passeggini e il Mortirolo si assaggiasse con la robiola. Avendo a più riprese richiesto a "Peck" (nota salumeria milanese) tre etti di mortirolo senza successo, pare si sia rifiugiato in sedute in galleria del vento insieme a chilogrammi di robiola e i risultati si vedono. Mi ricordo che agli albori, nel 2001, ebbe il coraggio di schierare nella sua squadra William Chan McRae additandolo come fenomeno. Ingenuamente noi Parassiti ci sbellicammo dalle risate non immaginando i "fenomeni" schierati negli anni successivi..."

Red: Concludo lasciandoti il consueto spazio per pensieri, dediche e insulti, spazio sponsorizzato da Fede con i soldi che ha sempre promesso ai vari GM, ma che non ha mai dato a nessuno...
Betto: Solo un consiglio di lettura http://www.aecaosta.it/racconti/html/nessun_luogo_e_lontano.html.
Chiudo, come sempre, con il mio saluto personale: There's no such place as far away! Ciao a tutti. Betto.

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